04 febbraio 2014

5 Trucchi per Migliorare il tuo Storytelling




Uno dei punti di vista spesso trascurati quando si gioca di ruolo è il considerare l'avventura su di un piano puramente narrativo. Propio come se stessimo scrivendo un libro, ma con la partecipazione attiva dei giocatori. Perciò, su questo livello, bisognerebbe valutare i tempi della narrazione, le sue dinamiche, la sua profondità, la sua credibilità.
E' chiaro: non sto dicendo che per poter raccontare un'avventura in modo coinvolgente bisogna per forza aver seguito un corso di scrittura o di teatro. Però è anche vero che questo non guasterebbe.

E se vi dicessi che conosco 5 semplici trucchetti per dare un vero e proprio boost al vostro modo di raccontare una campagna ?
  1. I Dettagli Fanno la Differenza
  2. Racconta Usando i 5 Sensi
  3. Condividi Materiale Multimediale
  4. La Storia PER i Pg ma anche SUI Pg
  5. Prima il Piacere poi il Dovere
Vediamoli insieme:


1. I Dettagli Fanno la Differenza

Durante una partita, così come accade leggendo un qualsiasi libro, capita inevitabilmente di fare la conoscenza di una moltitudine di creature, personalità, luoghi. Come è possibile per un giocatore, che non è autore di questi elementi fantastici come lo siete voi, ricordarseli distintamente e immaginarseli in maniera vivida? Facile. Focalizzando l'attenzione su di un dettaglio.

Non sto dicendo che dobbiate scrivere 10 pagine di background sugli affari matrimoniali del barista di una bettola di turno. Sto dicendo che se il barista avesse un vistoso anello al naso o un terzo braccio meccanico ausiliare che serve da bere senza sosta mentre questi chiacchiera con un cliente al bancone, allora avreste qualche chance in più.


2. Racconta Usando i 5 Sensi

Genericamente tendiamo a sopravvalutare il senso della vista, e sforniamo per questo descrizioni su descrizioni INTERAMENTE basate solo sull'aspetto visivo. Cosa fare per fornire una panoramica più elaborata su quello che stanno vivendo i personaggi dei giocatori? Usando parole chiave che fanno riferimento a tutti e 5 i sensi.

Non limitatevi solo a "vedi", "c'è", "vi trovate davanti", ma ricordatevi di descrivere gli odori, le sensazioni, i suoni, i sapori. Spendere più di due parole per descrivere il lezzo maleodorante che sale dalle fogne o il sapore stantio di una razione ammuffita, può veramente ampliare il modo in cui l'esperienza di gioco si imprime nella vostra memoria.


3. Condividi Materiale Multimediale

Questo è un consiglio Old School. Quante volte in vecchi telefilm o cartoni americani sono stati rappresentati nerd agguerriti che giocano a Dungeons & Dragons schierando pupazzetti, indossando elmi e brandendo armi medievali? Per assurdo che sia, sono tutti dispositivi che funzionano.  

Miniature, colonne sonore, monete, mappe, illustrazioni, ritagli di giornale, sono tutti dei media capaci di trasmettere tangibilità all'esperienza di gioco: toccare con mano qualche cosa che fino ad un momento fa era parte del nostro mondo immaginario.


4. La Storia PER i PG ma anche SUI PG

PERSONALIZZATE il flusso della storia in base ai personaggi. Certamente la campagna viene pensata per i personaggi; quello che io dico è che dovreste programmarla in base a quei personaggi specificiParenti e conoscenti, complotti dal passato, maledizioni, grandi trame, nemici ricorrenti, sono tutti elementi che permettono al giocatore, attraverso il suo personaggio, di legare con la storia. In questo modo i giocatori non sentiranno di essere solamente i primi ad aver "colto la quest" (linguaggio a dir poco videoludico che non dovrebbe avere a che fare col cartaceo). Piuttosto, sentiranno di stare compiendo un'impresa che solamente loro potevano essere in grado di compiere. Di essere stati scelti. Di stare adempiendo al proprio destino.

Qui dovrete fare attenzione, perchè fraintendere questo consiglio può danneggiare la vostra campagna, come invece riuscire a seguirlo la tramuterà in un'esperienza epica per i giocatori che avranno la fortuna di avere voi come narratore. Tutto sta nell'interpretare correttamente il personaggio, ma sopratutto l'idea che il giocatore ha del suo personaggio. E' un processo delicato, perciò non sbilanciatevi finchè non sarete sicuri di averci visto giusto!


5. Prima il Piacere poi il Dovere

Questa è la regola aurea valida per tutti i giochi di ruolo.

Chi svolge il ruolo di narratore è molto più che un arbitro, e molto meno di un Dio. Voi avete un debito ben chiaro con i giocatori: dovete farli divertire. Dovete farli emozionare, dovete cavalcare l'entusiasmo del momento, valorizzare i momenti di tensione e i momenti di successo, dovete lasciargli spazio per far crescere il loro personaggio, ma dovete anche fargli credere che potrebbero non farcela.

E se per realizzare tutto questo qualche volta sarà necessario truccare il risultato del dado o piegare alcune regole, fatelo di nascosto. Ma fatelo

___________________________________________________________________

Questi sono i consigli che mi sento di darvi sulla base della mia esperienza, e sulla base di reali tecniche di narrazione che vengono comunemente usate. Sono piccole cose che ognuno di noi può implementare senza troppi sforzi, ma vi assicuro che i risultati sono garantiti.
Se ne conoscete altri ancora o volete condividere un vostro pensiero non esitate a commentare!

0 commenti:

Posta un commento